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Prestiti personali, cosa sono e come funzionano

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Con il prestito personale l'importo che si può richiedere è di norma compreso tra € 200 e € 75.000, rimborsabile secondo un piano di pagamento a rate costanti entro un periodo predeterminato.

Il prestito personale è chiamato anche credito non finalizzato, in quanto il finanziamento richiesto e non è collegato all’acquisto di uno specifico bene o servizio. Esempi di richiesta per un prestito personale sono: l’acquisto di un’auto o di una moto, la ristrutturazione di un immobile, l'acquisto di un box o per necessità di denaro liquido per ulteriori esigenze come spese mediche o l'organizzazione di cerimonie.

🚀 Il prestito personale è un tipo di finanziamento che viene richiesto per qualsiasi necessità di acquisto, senza doverne giustificare l'utilizzo, e viene liquidato direttamente al cliente sull’IBAN indicato durante la procedura di richiesta del prestito, in caso di esito positivo della richiesta inoltrata. 

🎯 Vedremo insieme:

Come funzionano i prestiti personali

Per ottenere un prestito non finalizzato puoi rivolgerti a una società finanziaria autorizzata come ConTe.it prestiti - verifica sempre che si tratti di soggetti abilitati a svolgere questa attività consultando gli elenchi pubblicati sul sito della Banca d'Italia alla sezione "Albi ed elenchi di vigilanza".

Generalmente i requisiti per chiedere un prestito personale sono la residenza in Italia e un'età compresa tra 18 e 70 anni.

Per avere più possibilità che la richiesta vada a buon fine occorre avere una buona posizione creditizia, ovvero:

  • non esser mai stati protestati (questo dato è disponibile negli archivi della C.A.I., la Centrale Allarme Interbancaria, archivio informatizzato istituito presso la Banca d'Italia per assicurare il regolare funzionamento dei pagamenti)
  • non aver mai tardato nel pagamento di rate di finanziamenti precedenti (questo dato è invece disponibile presso i Sistemi di Informazione Creditizia - S.I.C., società private che gestiscono archivi “centralizzati” sul credito offrendo informazioni creditizie per la previsione e il controllo dei rischi finanziari ai quali gli intermediari partecipano su base volontaria)
  • non richiedere importi che risultino sproporzionati rispetto alla propria capacità di rimborso

Proprio in merito alla capacità di rimborso, per ottenere un prestito personale occorre però dimostrare che si è in grado di rimborsare il finanziamento richiesto, tenendo conto di tutte le spese mensili già sostenute.

I lavoratori dipendenti devono quindi esibire la busta paga, gli autonomi il modello unico e i pensionati il cedolino della pensione.

💡 Vuoi saperne di più sulla documentazione richiesta per chiedere un prestito personale? Consulta la nostra FAQ per conoscere i requisiti necessari e quali documenti devi tenere a portata di mano per la richiesta di prestito.

Prestiti personali Vs finanziamenti finalizzati

Il finanziamento finalizzato, invece, è un tipo di finanziamento legato all’acquisto di un bene presso un esercizio convenzionato e la somma richiesta viene liquidata direttamente all’esercente e non al cliente.

Un esempio classico di finanziamento finalizzato è quello relativo all’acquisto di un elettrodomestico, che viene richiesto direttamente presso il rivenditore. Sarà il rivenditore quindi a gestire la richiesta di prestito (per esempio la raccolta dei documenti necessari a istruire la pratica e a successiva trasmissione degli stessi alla società finanziaria).

Differenza tra prestiti personali e mutuo

A differenza del mutuo ipotecario, il prestito non dispone della garanzia di un bene immobile di proprietà del richiedente per coprire un’eventuale insolvenza. Inoltre un'altra differenza risiede nella durata, più a lungo termine per il mutuo, che permette scadenze fino a 40 anni, e l’importo, che data la durata limitata del prestito deve necessariamente essere di minor valore per consentire una rata più sostenibile nel tempo.

Infine a livello burocratico la concessione di un prestito personale è più rapida, anche perché rispetto al mutuo non sono richiesti atti pubblici per renderlo valido, ma la sola stipula del contratto di prestito tra le parti, senza aggiungere ulteriori costi notarili.

Quanto costano i Prestiti personali e come si calcola la rata

Il costo di un prestito personale può dipendere da diverse variabili, a seconda delle condizioni previste dalle singole società finanziarie. Generalmente possono essere riassumibili in:

  • somma erogata
  • spese iniziali, come quelle di istruttoria (non prevista se fai richiesta in ConTe.it prestiti 😊)
  • tasso di interesse
  • spese per il pagamento delle rate (ove previste)
  • eventuali spese assicurative a tutela della propria capacità di rimborso (qualora si decida di aggiungere un prodotto assicurativo al prestito)

Una misura sintetica del costo complessivo del finanziamento di norma è il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che viene espresso in percentuale sul credito concesso e su base annua, ed è lo strumento principale di trasparenza nei contratti di credito ai consumatori. 

Al momento della sottoscrizione di un prestito personale viene redatto un piano di ammortamento con l’ammontare della rata, l’indicazione del numero totale delle rate e delle relative scadenze.

In ConTe.it prestiti utilizziamo un piano di ammortamento con tasso fisso e rata costante - e la rata di pagamento è costituita da:

  • La quota capitale: è l’ammontare di denaro preso a prestito che viene frazionato per il periodo scelto. Man mano che il capitale viene restituito, attraverso la quota di capitale, il debito – detto anche capitale residuo – diminuirà.
  • La quota di interessi: interessi da pagare al prestatore per aver prestato il denaro. Questa quota varia per ogni rata perché il tasso di interesse viene applicato al capitale residuo del finanziamento, che si ridurrà durante il piano.

Differenza tra TAN e TAEG

Come abbiamo visto in precedenza il TAEG è un indicatore di sintesi che misura il costo complessivo del prestito in base a tutti i costi e spese obbligatori da esso previsto, mentre il TAN (Tasso Annuo Nominale) è il tasso di interesse espresso in percentuale e su base annua, applicato dalle banche e dalle società finanziarie all’importo lordo del finanziamento per calcolare gli interessi dovuti dal cliente sull’operazione.

Nel computo del TAN non rientrano quindi oneri accessori quali provvigioni, spese e imposte. 

Ogni trimestre Banca d’Italia pubblica le informazioni relative ai tassi d’interesse effettivi globali medi (TEGM) e i tassi massimi ai fini dell’usura per ciascuna tipologia di prodotto finanziario (dagli scoperti in conto corrente, ai crediti personali, fino ai mutui a tasso fisso e variabile).

Per i prestiti personali nel secondo trimestre 2021 il tasso medio dei crediti personali si attesta al 9,46%, mentre il limite per il tasso di soglia di usura è il 15,82%.

E se capita un evento sfavorevole? Come posso tutelarmi?

Durante la richiesta di prestito personale alcuni istituti finanziari prevedono l'attivazione facoltativa di un'assicurazione per tutelare e proteggere la propria capacità di rimborso per tutta la durata del prestito rispetto al sorgere di eventuali eventi sfavorevoli o difficoltà.

La Compagnia Assicurativa interviene indennizzando il debito residuo o delle rate in scadenza qualora, per eventi gravi e improvvisi espressamente indicati nel set informativo della polizza, il cliente sia impossibilitato a farlo.

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